1903 – Istituzione della sezione calcio. L’Ambrosiana inglobò ogni disciplina sportiva dell’U.S.M.: la sezione ginnastica e pugilato utilizzava la palestra di via Montello 17, la sezione ciclismo che utilizzava il Velodromo Sempione, la sezione rugby (fondata da Stefano Bellandi, arbitro dell’U.S.M.) continuò a giocare sul campo di via Imbonati, mentre in via Goldoni si allenavano e giocavano i ginnasti e le squadre di calcio. Ripresa l’attività solo a livello locale (campionato milanese della Sezione Propaganda), prese sede presso il Ristorante Unione di via Volta 21. Alla fine della stagione 1945-1946 terminò l’attività ufficiale. La maglia dell’Ajax anni ’90 rappresenta uno dei grandi classici di quel decennio: il binomio con Umbro come sponsor tecnico e la particolare disposizione del main sponsor ANB-AMRO hanno fatto la storia di un club capace di trionfare anche a livello internazionale (vincendo la Coppa UEFA, la Champions e la Coppa Intercontinentale). Il 17 ottobre 2013 Giampaolo Mazza, all’epoca il CT di una selezione nazionale in carica da più tempo a livello europeo, si dimette dall’incarico di allenatore di San Marino dopo 84 sconfitte e un pari in partite ufficiali. Giunta terza nel girone con Argentina, Paraguay e Stati Uniti, dopo le sconfitte contro paraguaiani (5-0) e argentini (4-2) e la vittoria contro gli statunitensi (1-0), fu la peggiore delle tre terze classificate nei tre gironi e non poté accedere ai quarti di finale.

Il Maglie, allenato da Ugo Starace, si classificò all’undicesimo posto chiudendo con quattordici vittorie, quattordici sconfitte ed otto pareggi, e pose le basi per il campionato che avrebbe disputato nella stagione 1951-1952. Tra gli atleti che disputarono il primo campionato di serie C ricordiamo i nomi di Giovanni Civili, Giovanni Giannuzzi, Rotelli, Gaetano Conti, Carmelo Russo, Giovanni Dini, Danilo Vecchi, Giuseppe Giorgino, William Cavallini, José Carlos Surano, Carmine Jacovazzo, De Pascalis, Luigi Scarascia. La partita fu vinta per 2-0 dalla Milanese che così chiuse il girone B al primo posto, ma la Biellese sporse reclamo presso il Direttorio Federale sostenendo la tesi che un suo giocatore fosse stato corrotto da elementi riconducibili alla Milanese per agevolare la vittoria e la promozione del club meneghino. Non perdere l’occasione per sfruttare al massimo il potenziale di marketing delle partite di calcio in diretta. Naturalmente non sono solo le squadre di club ad indossare materiale Nike, ma anche molte delle compagini nazionali usano maglie ideate da questo brand. Negli anni successivi restò costantemente la terza forza di Milano, dopo Milan e Inter, e precedendo nella locale graduatoria di merito cittadina l’Enotria Goliardo e la A.C. Libertas, tutte altre squadre meneghine che gareggiavano in Prima Categoria nazionale.

Milanese eliminò nel girone lombardo Milan e Inter, per poi sommergere di gol nella semifinale il Venezia con un complessivo 18-2, e accedere così alla finale scudetto contro la Pro Vercelli, in cui di nuovo dovette soccombere, perdendo 2-0 all’andata e pareggiando 2-2 al ritorno. Tuttavia in estate la Federazione estromise i labronici dalla Serie C2 per gravissimi problemi economici e la società, con la nuova denominazione di Associazione Sportiva Livorno Calcio, fu costretta a ripartire dal campionato di Eccellenza appena inaugurato, che vinse subito nettamente. La stagione successiva la società cambiò nome in Associazione Sportiva Ambrosiana e la maglia ritornò ad essere quella nero-azzurra tipica dell’Internazionale. Giovanni da Procida fino alla stagione 1923-1924 compresa, mentre per le squadre riserve e allievi utilizzarono l’ex campo dell’Enotria Goliardo sito in via Friuli angolo via Colletta. Le grandi per protesta si ritirarono da entrambi i tornei (eccezion fatta per la Juventus) e l’US Milanese partecipò a quello italiano (l’unico ritenuto a posteriori valido per lo scudetto), arrivando seconda alle spalle della Pro Vercelli; fu decisivo lo scontro diretto disputato alla penultima giornata in cui prevalse, nonostante il fattore campo sfavorevole, la Pro Vercelli, che così si aggiudicò il campionato con una giornata di anticipo.

Nella stagione successiva la formula dei due campionati «federale» e «italiano» fu mantenuta e l’US Milanese partecipò ad entrambi i tornei mancando in entrambi i casi la vittoria finale all’ultimo atto. All’ultima giornata del girone B, disputata il 26 febbraio 1928, era in programma a Biella lo scontro diretto Biellese-Milanese con le due compagini in vetta a pari punti: il vincitore dello scontro avrebbe ottenuto la promozione in Divisione Nazionale. Intanto a Milano nel 1927 il Regime costituì l’Ente Sportivo Provinciale Fascista (E.S.P.F.), ponendo alla presidenza Rino Parenti e quale segretario Ernesto Torrusio (che intanto era diventato vice-podestà di Milano). Quale presidente onorario si insediò Ernesto Belloni (già Commissario prefettizio e straordinario, dal 24 dicembre 1926 podestà di Milano) ed alla presidenza Ernesto Torrusio, il braccio destro di Rino Parenti (membro della Federazione provinciale fascista milanese). Nella stagione successiva oltre a Belloni l’U.S. All’inizio della stagione 1926-1927 alla dirigenza giunsero alti esponenti del fascismo milanese. Milanese e della Internazionale ponendo alla dirigenza della nuova società risultante dalla fusione il commissario Ernesto Torrusio.

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By Genara

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