Io non trovo che sia difficile capirlo, ma lo è per la cultura italiana dove un giocatore del suo calibro che per un lungo periodo di tempo ha venduto il più alto numero di magliette, è il volto della Roma e lo sarà per altri 30 o 40 anni. Se l’era altalentante degli anni ’60 non lasciò particolarmente contenti i tifosi come è lecito immaginare, terminò nel 1973 per dare inizio ad un’era ancora peggiore. Tuttavia il Depor riuscì a risalire in un solo anno in Segunda, consolidandosi nel campionato cadetto per circa dieci anni. Il 21 maggio 2011, al Riazor, all’ultima giornata del campionato spagnolo, il Depor retrocesse in Segunda División a seguito della sconfitta casalinga contro il Valencia per 0-2. Saltarono così tutti i progetti del presidente Augusto César Lendoiro di ricostruire un nuovo Super Depor. Nel 1992-93 il Real Madrid perse nuovamente il campionato all’ultima giornata, ancora per una sconfitta contro il Tenerife. La squadra era guidata dall’allenatore argentino Alejandro Scopelli, che portò nel club un gruppo di giocatori sudamericani come Julio Corcuera, Oswaldo García, Rafael Franco e Dagoberto Moll che resero il club molto più competitivo e capace di restare al vertice del campionato spagnolo per nove stagioni di fila fino al 1957. Fu un gran periodo per il club che vide tra i suoi membri illustri allenatori come Helenio Herrera e giocatori come Pahiño ed il locale Luis Suarez (unico giocatore a ricevere il Pallone d’Oro) al Riazor.
È stato eletto calciatore spagnolo dell’anno nel 1986 dal periodico sportivo Don Balón, e nel 1992 dal quotidiano El País. Nella stagione 1999-2000 il Deportivo allenato da Javier Irureta vinse per la prima volta il campionato spagnolo. Fu inaugurato il 28 ottobre 1944 con una partita di campionato contro il Valencia. La Spagna uscirà dal mondiale agli ottavi di finale ai tiri di rigore contro i padroni di casa della Russia. Anche quest’anno adidas, storico fornitore di attrezzature del Real Madrid, vi propone un’elegantissima maglia bianca della Casa Blanca. I media adottarono l’espressione Galácticos («galattici») per porre l’accento sulla risonanza mediatica del parco-giocatori del Real Madrid. Per quanto riguarda le cessioni, a parte i prestiti annuali di Tejero, Febas e Hakimi, fanno le valigie anche Lienhart, che approda per 2 milioni di euro al Friburgo, Mascarell, indirizzato verso la corte dello Schalke 04 e Torró, che si trasferisce all’Eintracht Francoforte. La stagione successiva invece, lo sloveno dopo una prima parte di stagione opaca per i suoi standard, disputa una grande seconda parte di stagione, portando la franchigia texana ai play-off, dove si rende protagonista di prestazioni straordinarie eliminando alle semifinali di conference una delle grandi favorite al titolo, i Phoenix Suns, venendo però sconfitti dai futuri campioni, i Golden State Warriors.
Dončić prende parte al campionato europeo del 2017 come una delle due principali stelle della nazionale slovena, assieme al playmaker Goran Dragić. Il 6 gennaio 2015, complice l’eliminazione alla fase ai gironi di Champions League ed un avvio di campionato poco brillante, viene sollevato dalla guida tecnica. Durante la partita del 27 gennaio 2024, Mavs-Hawks, Doncic realizza una partita indimenticabile mettendo a refereto ben 73 punti, 10 rimbalzi e 7 assist, con un impressionante 75.8% al tiro (25/33) diventando il giocatore con i punti più alti segnati nella stagione 23-24, sopra a Joel Embiid che ne ha messi a segno 70 circa quattro giorni prima. 16 punti, 5 rimbalzi e 4 assist di media. Conclude la competizione europea con una media di 14,3 punti, 8,1 rimbalzi e 3,6 assist a partita e la medaglia d’oro avendo vinto la competizione con la sua Nazionale (nonostante un piccolo infortunio alla caviglia gli abbia tolto la possibilità di finire la finale).
Nel 2017/18 ha mancato la qualificazione arrivando terzo nel girone, ma ha poi vinto la finale di UEFA Europa League. Con il Real ha vinto due Coppe UEFA, nel 1985 sconfiggendo gli ungheresi del Videoton FC Fehérvár (realizzando anche il gol del vantaggio nella finale di andata) e nel 1986 regolando i tedeschi del Colonia. La stagione si concluse quell’anno con il Real Madrid che vinse la Liga Spagnola in rimonta, mentre Ronaldo in Italia mise a segno sette gol che risultarono decisive per consentire al Milan di agguantare un quarto posto che allora valeva ancora una posizione in Champions League. Il Real Club Deportivo de La Coruña, meglio noto come Deportivo La Coruña o più semplicemente come Deportivo, è una società calcistica spagnola della città di La Coruña, in Galizia. Nel 1902 Jose María Abalo, uno studente che fece ritorno in patria dopo una permanenza di studio in Inghilterra, introdusse il calcio nella città di La Coruña. La seconda maglia, invece, varia completamente da quella della stagione 2015-2016. Essa presenta una livrea nera con collo rotondo contornato da un bordo blu marino nel quale si può vedere la bandiera della Spagna e la scritta Atlético. Nel campionato 1979-80 tuttavia crollò nuovamente, retrocedendo di nuovo nella nuova Segunda División B, comunque terza categoria professionistica, per la seconda ed ultima volta della sua storia.