Questa collaborazione segna un momento cruciale non solo per il club, ma per l’intero movimento del calcio femminile italiano. Non che i vicini canadesi se la passino meglio: stesse maglie dell’anno passato e nessun trattamento speciale per la prima volta al Mondiale dal 1986. Sottotesto: tanto uscite ai gironi. Per noi non ci sono dubbi, la maglia con la quale il Camerun si presenta al Mondiale del 2002 in Korea e Giappone merita il primo posto di questa classifica. Negli anni il Psg ha sperimentato anche design diversi per la sua maglia home, ma quello di Hechter rimane il preferito dei tifosi, che quest’anno hanno persino inscenato una protesta per reclamare il suo ritorno sulle maglie della squadra. I nerazzurri dell’Inter, invece, in passato hanno dato grande sfoggio di fantasia: l’anno scorso hanno addirittura esibito una quarta maglia (di solito i kit di gioco sono tre) che mischiava pezzi di vecchie tenute da gioco, mentre il 17 marzo 2020 scesero in campo per il derby con una special edition jersey per festeggiare i 20 anni di partnership con Nike, con cinque diversi design sul fronte e sul retro della maglia mischiati tra loro ispirandosi alle dieci più celebri maglie da calcio da casa (quelle nerazzurre solitamente utilizzate a San Siro) degli ultimi anni.
Nel caso dei portieri, la sperimentazione è ancora più marcata: non c’è nemmeno da considerare il rispetto della tradizione e dei colori sociali, maglie napoli i brand hanno mano libera per divertirsi e dare sfogo alla creatività più galoppante. Già, perché era stata realizzata con quattro colori (nero, azzurro, bianco e giallo), mentre il regolamento prevede che se ne possano utilizzare al massimo tre. Con il suo sponsor tecnico, Nike, Campos aveva pure lavorato direttamente al design di alcune sue famose maglie da portiere, con geometrie irregolari combinate ai colori più accesi e sgargianti. Come era prevedibile, le maglie più vendute sono anche in questa stagione quella del portoghese juventino (che ha guidato la sua squadra alla conquista del nono titolo italiano consecutivo) e quella del suo storico rivale Lionel Messi. Il Monaco non ha più abbandonato quella soluzione estetica così iconica: la maglia prodotta da Kappa la scorsa stagione celebrava i sessant’anni di quella svolta: «La principessa Grace ci ha condotto a una creazione di qualcosa di unico, lontano dai codici abituali. CHELSEA (terza maglia) – ufficiale – La terza divisa I presentata dai Blues è invece ispirata al punk, subcultura giovanile emersa negli anni settanta nella zona ovest di Londra.
Non l’unico caso di divisa totalmente eccentrica. La Serie B è un modello perfetto: maglie che spingono sul pedale della creatività, case study fortunati come il Venezia, coinvolgimento di designer (l’esempio più riuscito, in questo senso, è stata la divisa del Bari in collaborazione con Kappa e LC23), cambi di partnership tecnica che indicano come i brand di sportswear guardino con estremo interesse al campionato cadetto (quest’anno, su tutti, il passaggio di Parma e Palermo con Puma e quello dello Spezia con Kappa). Molto moderna e pop l’ispirazione dei designer per la divisa da trasferta, chiaramente un omaggio a The Haçienda, storico club degli anni 80 e 90 della “Madchester”, così soprannominata per la rivoluzione culturale legata in particolare al mondo della musica e della vita notturna. Del resto, il legame adidas-Bayern è fortissimo: il colosso sportswear oggi possiede l’8,33 per cento della società bavarese. Per i tifosi della Nazionale sudamericana sono tutte fantastiche, ma ce n’è una che è restata nella storia ed oggi vale una fortuna. Unica e Originale: Aggiungi il tuo nome e numero preferito, oppure del tuo calciatore preferito per creare una maglia che ti rappresenti.
E il mitico numero uno irlandese Pat Bonner lo fa eccome! La maglia numero 19 è stata autografata dai compagni di squadra di Gazza e si prevedeva che non avrebbe fruttato più di £ 20.000, ma un acquirente privato ha pagato £ 10.000 in più. I numerosi campioni di proprietà della Vecchia Signora permettono alla società di vendere un numero maggiore di magliette (e di alzare anche i prezzi). Ben prima delle spese pazze della proprietà qatariota e dei campioni sotto la Tour Eiffel, il Psg era già un club con uno stile invidiabile, che ben si ritrova nella tradizionale maglia home: blu, con una banda rossa incorniciata da due sottili righe bianche. Ecco una maglia che tutti i collezionisti dovrebbero avere nel proprio armadietto: la maglia away del Messico ingloba elementi direttamente presi in prestito dalla cultura atzeca, in particolare dall’iconografia del Quetzalcóatl, una delle divinità della civiltà precolombiana. Si tratta di uno dei simboli principali della cultura azteca e, infatti, è possibile ritrovarla sul retro di alcune monete del paese nordamericano.